La Cassazione torna a pronunciarsi sull'antieconomicità

06-02-2020 11:37 -

La Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul tema dell’antieconomicità dei costi d’impresa, affermando in una recente ordinanza (28692/2019) che “In tema di imposte dirette, l'Amministrazione finanziaria, nel negare l'inerenza di un costo per mancanza, insufficienza od inadeguatezza degli elementi dedotti dal contribuente ovvero a fronte di circostanze di fatto tali da inficiarne la validità o la rilevanza, può contestare l'incongruità e l'antieconomicità della spesa, che assumono rilievo, sul piano probatorio, come indici sintomatici della carenza di inerenza, pur non identificandosi in essa; in tal caso è onere del contribuente dimostrare la regolarità delle operazioni in relazione allo svolgimento dell'attività d'impresa ed alle scelte imprenditoriali”. Del resto, l’art. 109 del TUIR dispone che le spese sono deducibili in sede di determinazione del reddito d’impresa “se e nella misura in cui” si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi.