Lo stallo delle opere pubbliche e l'impatto negativo sulla crescita

09-03-2020 09:17 -

E’ quanto mai attuale il dibattito sull’opportunità di rilanciare le opere pubbliche in Italia, sia per un necessario ammodernamento delle infrastrutture (la maggior parte delle quali ha visto la nascita nel periodo del boom economico del dopo guerra), sia per la realizzazione di opere che permettano all’Italia di stare al passo con il resto dei Paesi dell’Unione, sia infine perché la realizzazione di opere pubbliche potrebbe avere importanti ripercussioni sulla crescita. Il quadro è funestato dai tempi medi di realizzazione delle opere pubbliche in Italia: occorrono 4 anni e 10 mesi per un’opera del valore di 300 mila euro, mentre per un’opera da 5 milioni di euro servono 11 anni (valori mediani). Se si pensa, inoltre, che il 40% della durata complessiva trascorre durante la fase di progettazione, appare evidente che le scelte di oggi – in ogni caso, da assumere urgentemente per le ragioni sopra indicate – si concretizzerebbero nel medio periodo. L’Italia rischia si restare al palo; da 83 trimestri il nostro Paese cresce meno della media europea e dimostra chiare falle nel proprio sistema infrastrutturale. Occorre dunque al più presto una ricetta ricostituente che colmi i ritardi e contribuisca al rilancio dell’economia.